(Atlantico)

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Oceano Atlantico


«Carta d'identità: figlio di Nettuno, avrebbero detto i greci ... Figlio di Panthalassia, dicono invece oggi i geologi. Ripetiamolo per chi si fosse messo in ascolto in questo momento: secondo i geologi, due o tre mila milioni di anni fa la superficie della Terra si sarebbe raffreddata, e raffreddandosi avrebbe formato un singolo continente, Pangea, e un unico oceano, Panthalassia. Che cosa sarebbe successo poi? Questo: la pressione nella litosfera avrebbe diviso il grande continente Pangea in due parti: da una parte, l'Eurasia, comprendente l'odiema America del Nord, l'Europa, l'Asia centrale e settentrionale; dall'altra, Godwana, comprendente l'America del Sud, l'Africa, l'Antartide, l'India e l'Australia. Successivamente il continente Godwana, in seguito a violenti cambiamenti di clima e a convulsioni della superficie, avrebbe subito delle incrinature in alcune parti: in altri termini, si sarebbe spaccato, l'America del Sud si sarebbe staccata dall'Africa ...
Prendete un atlante e osservate quella grande vallata d'acqua che si chiama appunto Atlantico: tra l'Europa, l'Africa e l'America, l'Oceano di cui stiamo parlando ha la forma di una grossa S; e se osservate attentamente, vi accorgerete che ad ogni sporgenza dell'Europa, e cioè del vecchio mondo, corrisponde una rientranza nel continente americano, e cioè nel nuovo mondo, e viceversa: esattamente come se si fossero staccati l'uno dall'altro.
È a questo punto che nella spaccatura s'inserisce la leggenda. Parliamo del mitico continente Atlantide, inghiottito, sprofondato, s!=mbra, in seguito a chissà quali terrificanti cataclismi. E esistita veramente l'Atlantide? La domanda batte tuttora. A introdurre nel mondo questa credenza è stato Platone. Il celebre filosofo greco racconta nei suoi Dialoghi che davanti alle colonne d'Ercole (l'attuale stretto di Gibilterra) si trovava un giorno un'isola grandissima, l'Atlantide; e la descrive con abbondanza di dettagli: bella, circondata da acque azzurre, ricca di lussureggiante vegetazione. Platone riferisce che quando gli dèi si distribuirono le varie parti della Terra, a Nettuno era toccata quest'isola meravigliosa; e quando il dio dei mari andò ad occuparla, vide nel centro una bellissima pianura, e, nel centro della pianura, un'incantevole montagna; e in cima alla montagna, i due primi abitanti: un uomo e una donna, misteriosamente generati dalla Terra. Loro unica figlia era Clito, e Nettuno, essendosene innamorato, la sposò e la costrinse a continuare a vivere lassù su quella montagna, che aveva voluto fosse fortificata e circondata da tre canali di acqua alternati a due anelli di terra. Da Clito, Nettuno avrebbe avuto un figlio: Atlante. Secondo Platone, l'Atlantide sarebbe stata poi inghiottita dal mare, meno la montagna, genitrice del genere umano.
E lecito chiedersi co,me Platone potesse essere a conoscenza di questi fatti. E probabile che il filosofo li abbia saputi da Solone, uno dei sette Savi dell'antica G!ecia, il quale li avrebbe a sua volta saputi da viaggiatori greci, che a loro volta li avrebbero uditi da sacerdoti egizi, ai quali a loro volta sarebbero stati tramandati dagli abitanti dell'isola, discendenti di Atlante.
Atlante ... Atlantico: la derivazione sembra ovvia. Il fatto è che con la parola «Atlante» intendiamo diverse cose: atlante è, com'è noto, una raccolta di carte geografiche; Atlante si chiama oggi la catena montuosa a nord-ovest dell'Africa, probabile residuo, perchè no?, dell'Atlantide scomparsa; atlante è la prima vertebra cervicale che regge il capo; e Atlante è l'uomo della mitologia che reggeva il mondo.
Torniamo all'Atlantide: «Secondo le indicazioni di Platone », scriveva alcuni anni fa il geologo sovietico professor D. Zirov, <<l' Atlantide era un paese montagnoso; di conseguenza nell'Oceano Atlantico dovrebbe esservi una vasta regione montuosa sommersa ».
In effetti, le spedizioni oceanografiche del XIX e del XX secolo hanno stabilito con certezza l'esistenza di un gigantesco sistema montuoso che si stende da un circolo polare all'altro, passando quasi al centro dell'Atlantico. Tale sistema, com'è noto, ha una soluzione di continuità nelle vicinanze dell'Equatore, ed è per questo che si può parlare di due catene: la nord-atlantica nell'emisfero settentrionale e la sud-atlantica in quello meridionale. Secondo il professor D. Zirov, l'esistenza dell'Atiantide di cui parla Platone sarebbe da collegare con la prima catena.
Non resta che andare a vedere.
 

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Tratto da : "SUGLI OCEANI", Volume I - Edizioni Ferni, Ginevra 1976
Testi di : <<Max Polo ; Anna Maria Boschetti>>